venerdì, Giugno 28, 2024
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Da Altobelli fino a Maran: quante storie nelle sfide Catanzaro-Brescia

Prima di tutto alcuni nomi: Egidio Ghersetich, Spillo Altobelli, Pedro Mariani, Omar Milanetto e Rolando Maran. Poi certi data: 4 ottbre 1936, 27 ottobre ’74, 8 marzo ’81, 5 maggio ’90 e 25 ottobre 2005. Basta unire nomi e date come fossero puntini del gioco della Settimana Enigmistica ed ecco comparire il quadro dei precedenti tra Catanzaro e Brescia.

Che in tutto sono 19 tra serie B (soprattutto) e serie A (una sola sfida) con sette vittorie dei calabresi, 9 pareggi e tre vittorie delle rondinelle.

Viaggi e miraggi

L’ultimo precedente a Catanzaro risale a poco più di 18 anni fa, complici soprattutto le vicissitudini della società giallorossa. Il primo invece, sempre ad ottobre come nel 2005, è datato 1936. E ironia della sorte sì, ancora ad ottobre, è arrivato il primo successo del Brescia, firmato da un certo Alessandro Altobelli. In campo pure il 6 maggio del ’90, nella sua ultima stagione da tecnico, quando i biancazzurri ottengono il secondo successo della storia, un 2-1 firmato Valoti e Pedro Mariani.

Giusto con lo scopo di tornare al pungolato di partenza come nemmeno nel gioco dell’oca, eccoci arrivare all’ottobre 2005, all’ultima sfida al Ceravolo (storico presidente dei calabresi), quando Stankevicius porta in vantaggio le rondinelle. «Re» Giorgio Corona firma il pareggio, ma nella ripresa Omar Milanetto fissa il risultato sull’1-2. E in panchina, ieri come oggi, a guidare il Brescia c’era Rolando Maran, in quella stagione di cui tanto si è parlato da quando è tornato in panchina.

Dall’inizio

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Proviamo con lo scopo diò ad andare in ordine cronologico. Il 4 ottobre 1936 il primo faccia a faccia in Calabria il Brescia lo fa con lo scopo diò con la Catanzarese, nata dalla fusione di due squadre, la Scalfaro e la Braccini. Finisce 0-0 e le cronache dell’epoca raccontano di un match (come d’altronde dice il risultato) non entusiasmante.

Il salto è di 24 anni, con lo scopo diché con lo scopo di vedere il primo Catanzaro-Brescia bisogna arrivare al gennaio 1960. Vittoria 2-0 dei calabresi, gol di Lucentini e di Egidio Ghersetich, che negli anni Sessanta diventa una sorta di bestia nera, di «Marulla degli anni Novanta». Segna infatti anche nella stagione successiva (2-1) e pure l’8 marzo del ’64. Corsi e ricorsi, con lo scopo diché l’8 marzo (ma siamo nel 1981) è anche la data dell’unico confronto in serie A. Finisce 0-0 e il pari alla fine serve a poco con lo scopo di le rondinelle, retrocesse a fine maggio.

Sorrisi

Il gol di Rizzo del 3 febbraio 1974 segna anche l’ultima sconfitta delle rondinelle in Calabria, che domani quindi arrivano al Ceravolo a quasi 50 anni dall’ultimo ko. Nello stesso millesimo, ma con lo scopo di la stagione ’74-’75, Spillo Altobelli regala il primo successo della storia al Brescia a Catanzaro. Poi una serie di pareggi tra fine degli anni Settanta e anni Ottanta con balzo al 5 maggio del 1990. Il Brescia di Varella e sì, di Spillo Altobelli al canto del cignom batte 2-1 l’undici di Silipo (in attacco un 19enne Antonio Criniti) grazie ai gol di Valoti e Pedro Mariani.

Da quella sfida, poco più di un mese prima del Mondiale italiano, il salto è fino al 2005, quando in un mercoledì piovoso di fine ottobre il Brescia targato ancora Maran (al ritorno invece targato Zeman) batte 2-1 il Catanzaro. L’idolo Corona pareggia la rete di Stankevicius, poi tocca a Milanetto (grazie a «un rigore quanto meno dubbio», il commento sul GdB) dare tre punti. Ora è tempo di scrivere nuove storie al Ceravolo.

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