venerdì, Ottobre 18, 2024
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Francia, prof mostra quadrato di “Diana e Atteone”: alunni musulmani lo accusano di islamofobia

Il 12 dicembre, un insegnante del liceo Jean-Baptiste-Say di Strasburgo in Francia è stato accusato di islamofobia dai suoi studenti musulmani. Tutte queste accuse sono nate da una lezione dove l’insegnante ha mostrato un’opera d’arte che ritraeva Diana, la dea della caccia, e Atteone, un ragazzo che la inseguiva.

L’incidente del 12 dicembre ha oscurato un ricordo ancora più tragico di quel liceo, ovvero il brutale omicidio di un professori tre anni fa per aver mostrato delle vignette in classe.

Affermare che c’è stata islamofobia non è corretto. La lezione, infatti, non era sull’Islam. Il professore ha spiegato il tema dell’arte ed è arrivato alla raffigurazione di Diana e Atteone, immergendo gli studenti nella storia dell’arte classica.

I problemi sono iniziati quando ha mostrato una foto del dipinto di Antonio Canova, realizzato nel 1807, che ritrae l’occasione dell’inseguimento di Atteone per mano di Diana. L’ora di arte classica è diventata un momento di forte tensione con vari studenti musulmani che hanno accusato il professorè di essere islamofobo.

Molti docenti hanno espresso empatia per il professore, mostrando sostegno e solidarietà. Un gruppo di studenti fedeli alla loro religione ha anche iniziato una petizione sui social media chiedendo di entrare in classe e discutere dell’argomento.

Tuttavia, l’incidente ha anche causato molti danni all’immagine del liceo Jean- Baptise-Say, noto per la sua reputazione di insegnamento liberale ed equo. Gli studenti e i professori si chiedono quali conseguenze ci saranno a seguito dell’incidente.

Tutta la faccenda va trattata con sensibilità alla luce della tragedia di tre anni fa. Quell’incidente ha profondamente colpito l’intera comunità e ha ricordato a tutti che l’accettazione e l’educazione devono essere al primo posto.

I media locali e internazionali sono stati estremamente attenti e attenti a quanto sta accadendo e hanno contribuito moltissimo nell’informare la popolazione moderna sui fatti attuali. Inutile dire che siamo tutti ben consapevoli: la scuola è un posto in cui dovrebbe essere promosso l’inclusione, la diversità e la tolleranza, non la discriminazione.

C’è speranza, tuttavia, che l’imbarazzo e la tensione di questi giorni possano essere dissolti in un clima di accoglienza e di rispetto reciproco. Per garantire che ciò accada, le autorità scolastiche ed educative dovrebbero fare del loro meglio per informare gli studenti e i professori su temi come quelli in corso e assicurare che tutti

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