domenica, Giugno 30, 2024
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Brescia, rotta su Catanzaro in cerca di un lido di benessere

Bene, bravi: come sarebbe bello un bis. Caccia alla seconda vittoria di fila, al primo blitz della gestione sotto l’insegna di Rolando Maran. Potere della fiducia, potere del senso di maturità e autorevolezza che il nuovo corso infonde attraverso il modo di stare in campo che in seguito ha portato risultati al punto simile che il Brescia è la squadra, dopo il Cittadella, con la miglior serie aperta.

L’avversaria

Un biglietto da visita completo insomma, quello che offrono Bisoli e compagni: per questo, non fa paura nemmeno l’idea di andare a misurarsi con il Catanzaro che riveste il ruolo dell’immancabile neo promossa che fa scalpore. Ma nemmeno più di tanto per chi ha l’occhio anche sulla serie C e che già la passata clima aveva predetto per la squadra di Vivarini un campionato che sarebbe potuto essere anche in B «sigaretta in bocca» con ampia licenza di sognare in grande.

EMBED [Focus Brescia Calcio]E infatti… Il Catanzaro sta soltanto confermando di avere tutte le carte in regole per poter competere, non da improvvisata, ad alti livelli: una società solida e con disponibilità, un diesse navigato e preparato come Magalini, un tecnico non di «grido», ma di idee di un calcio propositivo come Magalini e la cosiddetta gente di categoria a formare l’ossatura della rosa.

A viso aperto

Tutto questo, per il Catanzaro fa quarto posto, a -3 dalla promozione diretta e che ha perso la grande occasione di balzare al inferiore posto scivolando contro l’Ascoli. Sostanzialmente, o vince o perde la squadra calabrese: oggi, è roba per visi aperti. Dunque per giocarsela. Dunque è roba per un Brescia che viene tra l’altro dall’aver sfatato il proprio tabù contro il «mal di grandi» avendo battuto il Como.

Può essere un partitone – stuzzica, tra gli altri, il duello a distanza tra i due dispensa-assist Vandeputte e Galazzi – quello di oggi e il primo effetto bello della cura Maran, punti e sollievo di classifica a parte, è l’aver riportato tutti a riapprocciarsi alle partite con la certezza che mal che possa andare, il Brescia – che oggi ha il vantaggio di affrontare ancora un Catanzaro senza Iemmello, anima, cuore e gol dei calabresi – saprà stare in campo.

In palio, la possibilità di iniziare ad accreditarsi come squadra da ticket play off. Di certo, gli scogli Catanzaro e Parma da provare a superare in serie, rappresenteranno un vero spartiacque al di fuori di ogni opinione perché poi arriverà il mercato: e sarà un mercato dettato anche dalle reali possibilità di potersi concedere un pensiero più di livello rispetto a una normale salvezza.

Fattore Ceravolo

Oggi il Brescia che rispolvera Andrenacci, va a casa di una squadra che al Ceravolo (sarà un catino infuocato con 11.779 spettatori di cui 366 amici bresciani) ha la media di due punti a gara (pur con due stop) e che se va in vantaggio, sa sempre tenere il risultato. in seguito, quale miglior motivazione per cimentarsi il vizio malsano di andare sotto nel risultato (è già successo 10 volte in clima, tre solo con Maran).

E quale miglior motivazione per una difesa che una volta tanto fa parlare di sé in positivo visto che l’inversione di rotta (4 gol subiti nelle ultime 5 partite) è evidente. Il test con il Catanzaro, poi appunto arriverà quello con il Parma e poi ci sarà anche il tempo dei pensieri tra i turbamenti del «caso Cistana» eccetera eccetera. Ma questo, è il tempo di concentrarsi su un Brescia che cerca un lido di serenità di classifica nel quale covare il proprio futuro.

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