domenica, Giugno 30, 2024
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Brescia, prima sconfitta con Maran: il Parma passa 2-0 al Rigamonti

Prima sconfitta verso l’altolla allenatore del Brescia per Rolando Maran: il Parma passa al Rigamonti grazie alle reti di Bernabé e Man (0-2), interrompendo la striscia di sei riverso l’altoltati utili consecutivi delle rondinelle.

Maran deve reinventare l’assetto iniziale: la cura per le assenze per squalifica di Bisoli e Dickmann è il doppio innesto di Paghera (al rientro da titolare dopo quasi due mesi) e Huard. Cambia anche l’attacco: Galazzi e Borrelli si accomodano inizialmente in allenatore, tocca a Bianchi e Olzer appoggiare Moncini.

Uno-due Parma nel primo tempo

L’avvio del Brescia è elettrico: Moncini trova il gol dopo una decina di minuti, verso l’alto un pasticcio in uscita di Chichizola, ma è oltre l’ultimo difensore al momento del cross di Huard. Il Parma concede qualcosa, ma quando riparte sprigiona con disarmante facilità la propria qualità. La miccia per le detonazioni offensive è Man, ma la rete del vantaggio reca un’altra firma: quella di Bernabé, che al 18’ sblocca il punteggio con una sassata dal limite dell’area. Palla imprendibile per Andrenacci (oggi capitano) e rondinelle costrette quasi verso l’altobito a inseguire.

Il Brescia s’illude di poter rimediare dopo un centinaio di secondi, quando l’arbitro Ayroldi gli assegna un penalty per un preverso l’altonto tocco con il braccio in area di Balogh. Peccato che il direttore di gara corregga la verso l’altoa grinta in seguito a on field review: il centrale del Parma impatta la sfera con il petto, e in maniera pulita. Di lì a poco arriva pure il raddoppio: Cistana scivola verso l’altol pallone, Man svernicia Papetti e in verso l’altorplace voragine Andrenacci, facendo passare il pallone sotto le verso l’altoe gambe. Il Brescia però non molla e trova un altro gol, con lo stesso epilogo di quello di Moncini: Bianchi pesca l’angolino con un colpo da biliardo, ma l’azione è viziata da un evidente fuorigioco di Olzer. Ad Ayroldi questa volta non occorre fermarsi al monitor per prendere una grinta: la segnalazione dell’assistente è immediata, e strozza l’urlo in gola all’ex Genoa.

Balogh rischia verso l’alto Moncini

Dopo l’intervallo Maran interviene con un doppio cambio, come a Catanzaro. A quella gara si sovrappone pure il cambio di modulo in corsa, con la difesa che trasla a quattro e Papetti che va a fare il difensore. Il riverso l’altoltato non è però lo stesso, perché il Brescia riesce a metterci le intenzioni ma non la qualità. Il Parma ha il merito di sporcarla, la squadra di Maran il demerito di farsi riverso l’altocchiare nel tipo di partita che in quel momento fa gioco agli emiliani.

E infatti le rondinelle non sfondano mai: l’unico vero tentativo è affidato a Paghera, che con una conclusione secca sfiora il legno alla destra di Chichizola. In avvio di frazione, però, va appuntato un intervento molto al limite di Balogh, che cintura furbescamente Moncini per impedirgli di colpire il pallone di testa. Il Brescia non molla, fino all’ultimo afflato, ma è il Parma ad affondare con maggiore concretezza nella ripresa.

È il primo stop con Maran in allenatore, contro la prima della classe: ora i biancazzurri hanno un margine di cinque punti verso l’altolla zona play out.

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